Anteprima gratuita – Creature – Paolo La Paglia
Vi lasciamo una piccola anteprima gratuita della nostra prossima uscita, il romanzo horror Creature di Paolo La Paglia.
Buona lettura!
Prologo
Soul City è una cittadina come tante altre negli Stati Uniti. Si trova nel Montana, nella contea di Lincoln, e si raggiunge percorrendo la Highway 2 se si proviene da Helena o la strada 37 se si arriva da est. Sorge lungo il fiume Kootenay ed è circondata da monti e foreste che la isolano e la rendono quasi invisibile. Cinquemila metri quadrati, duemilaottocento abitanti, un campo da football, un ospedale, un cimitero e via così. Però Soul City non è una cittadina come le altre, perché ha uno strano primato: le persone scompaiono. So cosa state pensando. Quante persone partono alla ricerca di una nuova vita? Non c’è nulla di strano.
Il fatto bizzarro è che quel luogo a ridosso delle Montagne Rocciose non è estraneo alle sparizioni. Le Montagne Rocciose hanno cento milioni di anni, riuscite a immaginare qualcosa di così antico? C’erano già molto prima della comparsa dell’uomo: alte, maestose, silenti. Nessuno poteva ammirarle all’epoca, ma c’erano, con grotte che si snodano per chilometri all’interno della terra. Ancora oggi non si conosce cosa nascondano nelle loro profondità .
Nel 1540 un tizio di nome De Coronado le risalì da sud per poi sparire nel nulla con i soldati, i missionari e gli schiavi africani che aveva al seguito. Fu solo la prima di tante spedizioni scomparse. Di quella spedizione restarono solo un paio di asini, nelle cui sacche furono ritrovati i diari di viaggio dell’esploratore. Destò sbigottimento la sua ultima frase, prima che le restanti pagine fossero lasciate di un bianco candido.
“C’è qualcosa tra queste montagne che sembra spiarci. Non si mostra, ma lo si percepisce.”
A che cosa si riferiva il buon De Coronado? Chi erano i misteriosi osservatori?
Ma prima di Soul City, delle spedizioni, e addirittura prima di De Coronado, c’erano quelli che gli studiosi chiamano i Paleo-indiani. Perché mai un gruppo di persone aveva deciso scientemente di stabilirsi in un luogo come quello, circondati da montagne che sembravano incombere minacciose sulle loro vite? Erano lì fin dall’ultima grande glaciazione, proprio dove oggi sorge la cittadina. Cacciavano, pescavano e, intanto, controllavano.
Che cosa, chiederete voi? Qualunque cosa si fosse destata dal ritiro dei ghiacci. Strani animali? Predatori? O forze misteriose? Che cosa c’era all’interno delle migliaia di chilometri di gallerie sotterranee che si inoltrano verso il centro della Terra?
Con il tempo, i Paleo-indiani furono sostituiti dalle tribù di nativi americani: i Kootenay. Continuarono a popolare quella zona, cacciando, pescando e… controllando, fino a quando sparì nel nulla un intero accampamento. O meglio, scomparvero gli esseri umani che ci vivevano.
Alcuni indiani di una tribù, che giunsero lì da sud per commerciare, trovarono unicamente i tepee e le tracce dei falò ancora caldi. Tutto pareva abbandonato da pochi minuti, come se l’intera popolazione si fosse recata in qualche luogo, convinta di ritornare di lì a breve. E invece…
Ma la zona non restò abbandonata a lungo. C’era una sorta di “esigenza impellente” di restare nei pressi di quella specifica area e di vigilare. A quella tribù se ne sostituì a poco a poco un’altra. Possiamo dire che avvenne per un istinto innato. Era come se la zona stessa avesse richiamato a sé altri guardiani che sorvegliassero, giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno, secolo dopo secolo. I nuovi arrivati trovarono incise sulle rocce delle raffigurazioni, lasciate quasi come un monito da chi li aveva preceduti. Oltre a quelle che rappresentavano momenti di caccia e pesca, ce n’erano altre di difficile comprensione: strane, misteriose, a loro modo paurose. Una in particolare sembrava rappresentare il lato oscuro della tribù che aveva vissuto in quella zona e ritraeva gli uomini e le donne radunati in cerchio nell’atto di offrire qualcosa a qualcuno. Questo qualcuno era stilizzato con una serie ininterrotta di zig-zag scolpiti nella pietra, quasi fossero folgori; altri erano strani esseri con corpi allungati e teste piccole, e pure terrificanti animali. E poi ce n’era una differente da tutte le altre: un uomo con lunghi capelli e che indossava quello che ai giorni nostri definiremmo un impermeabile. Strano, non trovate?
Poi vennero gli uomini bianchi; chiassosi e rissosi. Arrivarono per cacciare e cercare la pietra gialla. E abbatterono alberi, e costruirono case, villaggi e città . Scavarono in quei monti vecchi di milioni di anni e si infilarono al loro interno come batteri nelle viscere. Dio solo sa cosa trovarono, cosa risvegliarono. Non contenti, cambiarono il corso dei fiumi costruendo dighe e strade che tagliavano in due le foreste, e così sorse Soul City. Scacciarono gli indiani, dopo averli corrotti con alcol e gioco d’azzardo. Ma gli indiani, prima di andarsene, predissero che quella città sarebbe stata la loro maledizione.
All’inizio nessuno badò alle parole pronunciate da coloro che reputavano un branco di selvaggi e di straccioni dediti al bere (trascurando il fatto che l’alcol l’avevano portato fino lì proprio gli uomini bianchi) ma, in seguito, qualcuno le rammentò e comprese quale grave fardello avrebbero dovuto sopportare. Presto anche l’uomo bianco si rese conto che quel luogo nascondeva un segreto. Così, cominciarono a vigilare, alcuni in modo inconscio, altri con maggior spirito di osservazione, quasi spinti da un sesto senso atavico. Vigilarono. Per molti anni non accadde nulla. Qualcuno cominciò a pensare che la sensazione di qualcosa di malvagio che si nascondeva nella profondità della terra fosse proprio un’illusione, al pari di una superstizione. Di tanto in tanto qualche cittadino spariva, ma c’era subito chi riportava la notizia che il tal dei tali era stato avvistato a Boston e che gestiva una bettola, o che quella ragazza ora faceva la vita da qualche parte in uno dei locali del Texas dove si giocava a carte e a dadi. Alcuni, però, quelli che tra loro erano conosciuti come i vigilanti, si accorsero che le persone scomparivano per non tornare mai più.
Fino a oggi…
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Vi ricordiamo che Creature di Paolo La Paglia sarĂ disponibile in tutte le librerie dal 20 gennaio
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