Anteprima gratis – Golden Falls – Paolo La Paglia

Anteprima gratis – Golden Falls – Paolo La Paglia

Siete curiosi di leggere il capitolo conclusivo dell’amata trilogia “Gli orrori di Golden Falls” di Paolo La Paglia?

Nell’attesa vi lasciamo il prologo di “Golden Falls” in anteprima gratuita!

Buona lettura!

Aspettiamo i vostri commenti! 🙂

 

 

PROLOGO

Hong Kong: stazione metropolitana di Wu Kai Sha, ore 22:57.

 

Zhang Wei si rifugiò nella stazione della metropolitana appena le prime gocce di pioggia cominciarono a cadere. Era da più di una settimana che pioveva in modo incessante in quella parte del Paese, quindi lui sfruttava i rari momenti di tregua per rovistare nei bidoni dell’immondizia degli enormi grattacieli che sorgevano come sentinelle a guardia di Wu Kai Sha, nel distretto di Sha Tin. Quella particolare giornata era stata piuttosto sfortunata. Non aveva trovato granché. Così, quando la pioggia aveva ripreso a darci dentro, aveva pensato immediatamente di trovare riparo proprio nella stazione, che a quell’ora era deserta. Il picco dei pendolari aveva cominciato a scemare dalle otto e, fino all’orario di chiusura all’una, non si sarebbe vista anima viva. Si accomodò su una panchina, aggiustandosi l’impermeabile sgualcito. Tastò la tasca interna fino a trovare il pacchetto di sigarette accartocciato nel quale aveva infilato le cicche mezze fumate che era riuscito a trovare nei posaceneri dei dehors. Gettò una rapida occhiata per vedere se arrivasse qualche scocciatore; quando si rese conto di essere davvero solo, sfregò un fiammifero e ne accese una. Aspirò un’ampia boccata e si chinò sul vecchio e logoro zaino che conteneva i resti della sua vita. Trovò quasi subito la bottiglia di sakè piena per metà e sorrise. Tabacco e liquore mentre fuori infuriava la pioggia: cosa poteva desiderare di più?

In quell’istante si accorse di qualcosa di strano, come un movimento al di là della parete divisoria in plexiglass che separava la banchina dai binari: era un uomo quello che si muoveva sulle rotaie? Per alcuni secondi, diverse saette in rapida successione illuminarono chiaramente la figura barcollante sulla sezione delle rotaie che si trovava nella parte scoperta della stazione. Era proprio un uomo, e lo conosceva; era un senzatetto come lui, si chiamava Liang. Ma che ci faceva sui binari e come c’era finito? Sembrava in difficoltà. Camminava ondeggiando a destra e a sinistra; che fosse ubriaco? Zhang tornò a guardarsi intorno in cerca di aiuto, ma la stazione era deserta come quando vi era entrato. Considerò che le telecamere dovevano aver inquadrato il tizio che camminava al centro delle rotaie, quindi come era possibile che non accorresse nessuno? Fu in quel momento che, dopo un boato tremendo, la corrente saltò e l’ambiente precipitò nel buio più assoluto.

«Ma che sta succedendo?»

La cicca gli sfuggì di mano, finendo a pochi centimetri dalle ciabatte che indossava. Fortunatamente, grazie al blackout, era impossibile che arrivassero dei convogli proprio mentre Liang si trovava sulle rotaie. Di sicuro, qualcuno responsabile della stazione sarebbe arrivato per controllare che la mancanza di corrente non causasse problemi. Cercò di scrutare a destra e a sinistra ma non vide alcun movimento a supporto della teoria che aveva appena formulato.

«Ma che sta succedendo?» ripeté come una nenia.

Decise che doveva fare qualcosa, quindi poggiò la bottiglia di sakè sulla panchina e cominciò ad avvicinarsi alla paratia. Quando fu a ridosso, chiamò l’uomo.

«Ehi, Liang. Sono qui. Sono Zhang Wei. Mi vedi, amico?» Batté con il palmo della mano aperta sul plexiglass, ma il suono si confuse con gli scrosci di pioggia che colpivano implacabili le rotaie. Un’altra serie di saette illuminò l’ambiente, e fu in quel momento che lo vide: il volto del suo amico Liang era trasfigurato in una smorfia di dolore o forse terrore. Provò lui stesso un orrore indicibile.

«Ma che cazzo…» mormorò arretrando, incapace di distogliere lo sguardo da quella figura spaventosa.

In quel preciso momento, le porte della paratia divisoria si aprirono con uno sbuffo a causa dell’aria compressa che venne liberata. Quello che in vita era stato Liang puntò lo sguardo dritto su di lui, deviò dal percorso e si mosse nella sua direzione, preceduto da un’immensa orda di grossi ratti sporchi e pelosi. Zang Wei arretrò, senza mai smettere di guardare quella massa nera e sussultante.

Quando lo raggiunse, la massa si divise, aggirandolo come l’acqua aggira una roccia. Ma Zang non si sentiva una roccia, al contrario era come un fuscello scosso dal vento; cominciò a tremare. Tornò a guardare quello che gli era sembrato Liang. Non poteva essere lui. Cioè, lo era e non lo era. Quello sembrava… sembrava… il cadavere di Liang.

Decise che non aveva nessuna voglia di scoprire che cosa accidenti fosse quell’Essere che avanzava verso di lui emettendo gemiti e rantoli, ma scoprì di essere incapace anche solo di muovere un passo, tanto le gambe avevano cominciato a cedergli dal terrore. Posò il piede, che aveva alzato, a terra il più lentamente possibile, come se un movimento troppo azzardato potesse innescare… che cosa? Cosa sarebbe successo se avesse provato a spintonare l’essere e se ne fosse semplicemente andato via? Come se gli avesse letto nella mente, un ghigno apparve su quel volto marmoreo, e allora lui capì. Comprese che non sarebbe mai uscito vivo da lì. Iniziò a singhiozzare, e quando si senti afferrare dalla mano simile a un artiglio di Liang, non ebbe neppure la forza di tentare una reazione.

Il morso di Liang gli causò un dolore indicibile alla spalla e un fiotto di sangue zampillò, descrivendo un arco nell’aria. Quando sarebbe tornato da lì a poco, la fame lo avrebbe costretto ad addentrarsi nei vicoli della città in cerca di cibo. L’ultima visione che ebbe prima di morire fu il ghigno di quello che in vita era stato il suo amico Liang…

Poi, finalmente, Zang Wei morì.

 

 

***

Vi ricordiamo che “Golden Falls” di Paolo La Paglia sarà disponibile in tutte le librerie e online.

Di seguito i link di alcuni store in cui potete trovare l’ebook!

 

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Se non conoscete ancora questa trilogia qui trovate la trama di “Post Mortem” il primo capitolo!

 

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